Il pane del profeta Ezechiele

Una ricetta per il pane… nella Bibbia? Ma dai! E sarà vegan, nientemeno…? Ma certo, e non solo vegan nella preparazione, ma anche una forte testimonianza di quello che si ripete costantemente nelle considerazioni scientifico-culinarie vegan: ovvero, che una dieta a base di cereali e legumi offre tutto l’apporto proteico che si cerca (in modo irregolare) in un’alimentazione carnea.pane biblico
Ingredienti:
2 tazze di farina di cereali
1 tazza di farina di legumi
zucchero
sale
lievito secco
acqua

Procedimento:
Nel Libro di Ezechiele, il Signore comanda di cucinare un tipo speciale di pane, che il profeta dovrà mangiare per un periodo di centonovanta giorni. “Prendi grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e farro, mettili in un recipiente e fattene del pane…” (Ezechiele 4,9). Questa ricetta si avvicina a quello che i moderni dietologi chiamerebbero un alimento completo; infatti, una combinazione di farine di cereali e di legumi (in proporzione di 2 parti di cereali per 1 di legumi) garantisce la massima capacità di assimilare le proteine (circa il 50% in più di quelle che si potrebbero assimilare mangiando separatamente le stesse quantità di cibo). Nella quantità descritta dal libro di Ezechiele (circa 200 g al giorno), questo pane è in grado di offrire il sostentamento necessario a un essere umano adulto per periodi molto lunghi. Se consumato in combinazione con alimenti freschi (per esempio, frutta e verdura di stagione) può essere la base di un’alimentazione sana e bilanciata. Di fatto, vi si fa spesso cenno negli scritti ascetici ortodossi quando si parla della razione quotidiana di pane per monaci e monache. Il “pane di Ezechiele” è di gusto gradevole (grazie alla combinazione di aromi delle diverse farine), e si conserva a lungo, come i migliori tipi di pane integrale. Veniamo alla ricetta, ricordando che si può usare la farina di qualsiasi cereale o legume, a condizione di mantenere la proporzione corretta: 2 parti di farina di cereali (anche di tipi diversi) per 1 parte di farina di legumi. Il grano, la segala e l’avena hanno il 30-35% in più di proteine rispetto al riso, al mais, all’orzo o al miglio. I cereali variano in valore calorico. Sciogliete un poco di zucchero in acqua tiepida (a temperatura corporea) in una ciotola, gettate nell’acqua alcuni granuli di lievito secco, e lasciate in un luogo tiepido finché il lievito agisce, facendo la schiuma alla superficie. Mescolatelo alle farine in una ciotola con un cucchiaio di legno, aggiungendo altra acqua finché si forma una pasta densa. Riponete la pasta in recipienti da forno e lasciatela lievitare per circa 1/2 ora, o finché ha raddoppiato il suo volume. Cuocete in un forno molto caldo. La durata della cottura varierà, naturalmente, secondo la grandezza e il numero delle forme.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Interessantissimo!!!
    Tu che legumi usi normalmente?

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  2. Ceci… sono i più facili da trovare già in forma di farina, per chi non ha la fortuna di disporre di un mulino domestico.
    Dato che la farina di ceci è tanto più assimilabile quanto più tenuta a bagno in pastella (vedi per questo i commenti alle farifrittate sul blog), di solito preparo una pastella di farina di ceci la sera prima, e la aggiungo all’impasto già “matura”.
    Per quello che vedete nella mia (orribile…) foto, ho usato ceci e grano duro.

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  3. Lo farò al più presto… e ti saprò dire… per il momento grazie di cuore!

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  4. Mitico Padre Ambrogio… Sei una continua “rivelazione”
    🙂

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  5. buono il pane…non mi sembra neanche complicato da fare…infatti, credo proprio che la farò…mio figlio che ha 2 anni…. a cena, stuzzica qua e là, ma fortunatamente al pane non dice mai di no…. e questa versione è davvero nutriente!!! Caro, Padre Ambrogio..anche lei mi ha aiutata 🙂 Grazie!!!

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  6. Interessantissimo! Da fare subito… Chissà quante cose impareremo!

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  7. Buono questo pane, speriamo mi venga soffice!!!

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  8. Padre Ambrogio ( tra l’altro quasi “vicino di casa”: io sono di Asti…) Lei è una fonte inesauribile di informazioni e di bellissime rictte….bravo!!!!!!!!!

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  9. Buongiorno Padre Ambrogio! Prima di tutto vorrei dirti che la foto non è per niente orribile, anzi è la prima cosa che mi ha colpito! Poi volevo chiederti gentilmente quanto lievito secco dovrei aggiungere. Poi volevo ringraziarti per le informazioni e le idee che ci offri con le tue ricette! Sei davvero un dono di Dio! 🙂

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  10. Le dosi di lievito sono sempre una questione delicata… dipendono dalla quantità della pasta e dal tempo che hai a disposizione: di solito le confezioni di lievito danno delle indicazioni di massima. Quelle che uso io indicano 25g di lievito per 500 di farina, ma anche pochi granuli, lasciati a riprodusi in acqua calda e una soluzione zuccherina, possono moltiplicarsi col tempo.

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  11. Non ricordavo la fonte biblica – devo ammettere che sono anni che non la tocco, sto aspettando che qualche ferita si rimargini 😉 e certe occasioni mi stanno aiutando, come questa!
    Anni fa però feci un pane con la stessa idea, cereali+legumi..tra qualche lustro avrò tempo e posterò la ricetta. ne era uscito un pane verdastro che aveva conquistato un bimbo inappetente! Questa versione più ‘umana’ è da provare! Grazie!

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  12. Che bella ricetta, qui siamo in tanti innamorati del pane.
    Anch’io ho fatto una ricetta “biblica”, il pane azzimo con le erbe amare:
    http://www.veganblog.it/2009/04/10/pane-azzimo-ed-erbe-amare/
    Mai sentito nominare? 😉
    Era nata con la scusa di una raccolta sul web di ricette viste lette e mangiate e, invece di mettere le citazioni bibliche, ho messo la citazione di un libro molto più semplice che parla dell’odissea dei nostri fratelli Ebrei.

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  13. P.S. se ricordo bene, è con quella ricetta che mi sono guadagnato il titolo di “Caravaggio vegan”.
    Ecco, mi sono già montato la testa ! 😀

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  14. Congratulazioni per la ricetta, apprezzo moltissimo i piatti con una storia 🙂
    E mi sarà molto utile con il moroso, a cui i legumi fanno fatica 😉

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  15. padre Ambrogio complimenti, questa è archeologia culinaria!
    Sembrano davvero dei panini golosi!
    Una curiosità, hai italianizzato il nome o sei un italiano ortodosso (non pensavo ce ne fossero)?
    Troppo carino il tuo micio.

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  16. Mi associo ai complimenti e anch’io, come Paola, sono stata subito colpita dalla foto, a me non riesce mai un pane così “bello” e sicuramente buonissimo (di solito uso la macchina ma anche fatto a mano con la farina integrale mi viene un disastro, un mattone..idem per la pizza con farina integrale, non lievita).
    dato che so che lo zucchero stimola la lievitazione mentre il sale la inibisce, non sono mai sicura di quando è il momento giusto per aggiungere il sale nell’impasto, qualcuno sa darmi qualche “dritta”?

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  17. Bello questo pane, Padre.
    Per me, che purtroppo sono risultata intollerante (pure) al glutine, si potrebbe fare con farina di riso e di miglio (una tazza per ciascuna) unite a quella di ceci ?
    So già che la farina di riso non lievita, ma quella di miglio ?
    E per ottenere la farina di miglio, posso mixare il miglio nel robot (non ho la macina…) ?
    Grazie per le Sue risposte.

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  18. Da provare, prima o poi … ma non amo i panini, a me piacciono i pani da un kg in su, quindi dovrei ricalcolare tutte le dosi. Ciao padre.
    x francy, sui libri e sui blog che parlano di panificazione suggeriscono di aggiungere il sale solo nell’ultima lievitazione, però dipende da quante lievitazioni fai fare.

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  19. nadir:beh, se uso la macchina metto prima acqua con lievito e zucchero, sopra la farina e il sale dopodichè la macchina fa tutto da sola, per cui mentre impasta il sale potrebbe entrare in contatto con il lievito infatti quando faccio il pane con farina integrale mi viene un mattone.
    Dici di mettere il sale nell’ultima lievitazione:scusa l’ignoranza, ma significa che devo mettere sale nella “pagnotta”già lievitata e lavorarla? in questo modo si scioglie il sale?

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  20. nadir:beh, di solito uso la macchina per cui metto prima acqua, lievito e zucchero, sopra la farina con sale poi la macchina fa tutto da sola per cui potrebbe essere che il sale durante l’impasto finisce nel lievito, soprattuto il pane con farina integrale risulta un mattone!
    Se impasto a mano, scusa l’ignoranza, dovrei quindi mettere il sale nella pagnotta già lievitata e rilavorarla? in questo modo il sale si scioglie?

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  21. oopss, mi sembrava che il primo post non fosse “partito” (faccetta che arrossisce!!!!!!!!!!)

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  22. oooppss, mi sembrava che il primo post non fosse partito!! (faccetta che arrossisce)..c’è qualcosa che non funziona, invio il commento ma non lo visualizzo ..boh

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  23. Padre Ambrogio ho trovato la ricetta molto interessante ma ancora di più la spiegazione,volevo chiederti la pastella di farina di ceci deve essere liquida o come quella
    della farifrittata?grazie per la risposta,per le ricette e per gli approfondimenti religiosi .Ammetto che con gli impasti non sono brava(anzi non mi riescono proprio) ma questo pane lo voglio proprio fare per il mio papà appassionato di cucina e di storia delle religioni,grazie ancora.

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  24. Bellissimo il pane e ancor più bella la spiegazione. Ho letto il Vangelo, ma non ho mai letto la Bibbia, aimè. Dovrò recuperare 🙂
    Purtroppo, dai test, sono risultata intollerante anche ai lieviti, quindi non posso mangiare questo pane. Ma posso farlo per i miei familiari. Grazie di questa bellissima ricetta (o dobbiamo ringraziare Ezechiele? 🙂

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  25. @ Francesco: mi associo ai complimenti al “Caravaggio vegan” …anche il tuo è un pane che ha una storia, e grazie per avercela raccontata!

    @ Mariagrazia: sono italiano, fin troppo… ma come da tradizione, ho cambiato nome come monaco (e ci voleva un vescovo russo per andare a chiamare “Ambrogio” proprio un torinese!) 😉
    Il micio nella foto non è mio, è di uno dei monasteri ortodossi in Calabria. La mia “vegatta” ve la presenterò in uno dei miei prossimi post, abbiate pazienza…

    @ Elettra: in principio direi che riso e miglio sono adatti, dovresti vedere come fanno a far lievitare i pani i produttori delle linee speciali di prodotti senza glutine. Il robot – come ci ha spiegato la sempre ben informata Concita – è in grado di ridurre in farina quasi tutto, se si ha pazienza di farlo in piccole dosi. In alternativa, potresti vedere nei negozi di sementi… se non hanno un certo tipo di farina, talvolta hanno il mulino per fartela su ordinazione.

    @ Francy: devo ammettere che i pani nella foto li ho fatti senza il sale (e pure senza zucchero… io sono il primo che non rispetta le sue stesse ricette!), dato che mi pareva che ceci e grano duro dessero già un risultato abbastanza saporito. Quando metto sale e zucchero, di solito li aggiungo alla farina e lascio che acqua calda e lievito procedano da soli a fare la schiuma.

    @ Ale: credo che non abbia molta importanza, l’essenziale è che la farina di ceci stia in acqua… anche tutta quella che poi si usa per impastare il mix di farine.

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  26. Ma che meraviglia.. Mi sa che questo pane verrà molto utile d’inverno.. E la sua storia verrà utile quando parlerò della cucina vegan a qualche amica cattolica cristiana che ancora mi dice “uccidere gli animali non equivale a torturarli e noi siamo solo contro la tortura”… I video dei macelli però non li ha mai voluti vedere.. No comment

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  27. Grazie Padro per la Sua risposta, proverò e le farò sapere…

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  28. Padre Ambrogio, tipicamente russa la scelta del tuo nome, direi gogoliana!
    Sono doppiamente incuriosita: ci sono molte vocazioni italiane nella chiesa ortodossa? Molti monasteri qui in Italia? Ho studiato slavistica all’università, e russo come seconda lingua, ma non mi ero mai imbattuta in un “pope” italiano!
    Bello il termine “vegatta” (e brava!), il mio – altro che “vegatto”…

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  29. Mi ispira parecchio questa ricetta…soprattutto per l’aspetto nella foto…Troppo invitante 😀

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  30. Padre Ambrogio sei un mito!

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  31. Che meraviglia, son rimasta a bocca aperta…….

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  32. Che bello il riferimento biblico a questo magnifico pane! Grazie Padre Ambrogio non solo per la ricetta ma anche per la relativa spiegazione all’alimentazione del profeta Ezechiele.
    Sai che non me ne ricordavo? Mi ricordo spesso riguardo all’alimentazione veg. i passi di Genesi che avevi citato anche tu, e quelli del profeta Daniele che rifiutò le vivande del re per non contaminarsi e si cibò di legumi. 🙂

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  33. Ciao Padre, come saprai sono una golosona di pane, non per niente son stata definita anche la fornaia di veganblog, anche se ultimamente le mie ricette di pane latitano 🙂 Proverò al più presto questo pane che come hai detto tu è molto nutriente e sicuramente sacro 🙂

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  34. Chicca, non sai quanto mi fa piacere questo tuo interessamento… aspetto con santa impazienza i risultati delle tue prove 🙂

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  35. Ciao Padre Ambrogio, oggi ho preparato questo pane a dir poco favoloso! E’ piaciuto un sacco a tutti! La farina di ceci dà un tocco diverso e buonissimo. Grazie dell’idea! L’unico inconveniente è che ho seguito alla lettera le tue dosi ed è finito in un battibaleno!!! 🙂 Ma visto che è da rifare assolutamente, non mancherò di postare una fotina! 🙂

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  36. spettacolare questa ricetta di pane! grazie mille

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  37. Interessante!
    ma nella ricetta originale, antica, era azzimo questo pane ?
    lievito secco… cremor tartaro può andar bene ?
    grazie

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  38. La ricetta del libro di Ezechiele non dice nulla sulla presenza di lievito… dato che non è in un contesto pasquale, ma è la base di una dieta protratta per molti mesi, direi che nulla suggerisce che questo pane debba essere azzimo.
    Cremor tartaro: direi di sì, come qualsiasi lievito secco, ma il tipo di lievito non è fondamentale… Guarda l’ottima variante realizzata da Francesco con il lievito di birra:
    http://www.veganblog.it/2009/07/16/il-pane-copiato-del-profeta-ezechiele/

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  39. L’ho fatto, è venuto buonissimo! L’ho fatto con un mix di farina di lenticchie, ceci e soia insieme a farina di grano 0 mista a farina di grano integrale. Poi non ho resistito ^_^ ed ho aggiunto un pizzico di zenzero, curcuma, noce moscata e cannella… L’ho fatto lievitare per parecchie ore e quando si cuoceva in forno… mmmhhh sprigionava un profumino!

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  40. ciao a tutti, vi leggo sempre anche se non ho mai scritto…sono abbastanza esperta di pane,ma questo non lo conoscevo. oggi l’ho fatto insieme a mio figlio lorenzo ed è venuto benissimo! è molto buono, in casa c’è un profumino!! mi ha interessato molto la ricetta. grazie

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  41. Che bella ricetta!!! Ora è un po’ caldino per accendere il forno, ma appena sarà autunno la provo!!
    Grazie Padre Ambrogio

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  42. Che pane stupendo! Semplice e corposo!
    I miei complimenti a Padre Ambrogio per tutto il suo operato!

    Ma sono qui anche per delle domande 🙂 Vorrei chiedere come, nel caso volessi usare la farina di fagioli o di fave (proverò a macinarla da me), si possa riuscire a scolare la farina dall’acqua di ammollo. Preferirei togliere quell’acqua per ovvie ragioni relative a ferro e antinutrienti. So che mi capite 🙂
    Qualcuno ha provato o ha qualche suggerimento?

    Il mio intento e fare avena+grano saraceno e legume. Vi farò sapere della riuscita 🙂

    Reply
  43. @DJADJA ,scusa la mia ignoranza ma vorrei capire in cosa consiste la problematica del ferro e quali sono gli anti nutrienti. grazie

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  44. Ciao piccbio!
    Scusa se rispondo solo ora ma non mi ero accorta della risposta (e non ho nemmeno ancora provato a fare questo stupendo pane!).
    La problematica del fatto sta nel fatto che se ne riesce ad assimilare con più facilità se i legumi vengono messi dovutamente in ammollo (l’acqua per l’ammollo va poi buttata o utilizzata per altro 😉 ), sciacquati sotto acqua e cotti quindi con dell’acqua “nuova”.
    Mi chiedevo quindi se questo processo fosse possibile per togliere dalle farine di legumi tutti gli antinutrienti (mi pare siano i tannini anche nei legumi ma non sono una grande esperta in nomi)e poi poterci fare questo stupendo pane.
    Ah, inoltre i legumi diventano enormemente più digeribili (e facilmente cucinabili) con l’ammollo.
    Addirittura il mio ragazzo si è accorto della differenza tra lenticchie senza ammollo e lenticchie con ammollo 🙂

    Comunque puoi fare ricerche su internet, è un tema stratrattato.

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  45. scusa,solo ora vedo la tua risposta. sì,ho letto on line delle cose utili .as es
    http://www.alimentazioneinequilibrio.it/2013/04/17/le-sostanze-antinutrienti/
    ciao
    grazie

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  46. Sta lievitando … è la prima volta che lo provo … ho messo 200 gr farina di ceci, 200 gr farina 00, 200 gra farina integrale (tutto di frumento), 12-13 gr di lievito madre secco, 10 gr di sale, una presa di zucchero e 300 ml di acqua tiepida … SPERIAMO BENE!

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  47. Ieri ho fatto questo pane fantastico!con farina integrale e di fave…il sapore è quasi uguale al pane integrale normale ma direi che è un super alimento 🙂 perfetti per la belva in crescita hehejehe! Sto cercando di trovare qualcosa che sazi la sua famelica insaziabilitá da cucciolo! Ogni estate cresce come una piantina al sole ma se questa volta mi diventa una sequoia dove la metto?.:-o

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  48. Il problema per i prodotti da forno è sempre l’acrilammide che si forma intutti gli amidacei se cotti sopra i 120 gradi

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  49. Mi scusi Padre Ambrogio, ma per chi è diabetico questo tipo di pane va bene?
    Ho letto poi che deve essere due parti di cereali e una di legumi, ma se non erro Lei ha usato solo farina di ceci, è possibile?
    mi scusi per le molteplici domande, ma ho davvero bisogno di queste informazioni.
    Grazie di cuore

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