Lo so che siamo quasi tutte(i) nella dieta pre-estate, con più o meno successo (con più 2 chili da parte mia), quindi ecco un dolce irresistibile per “alleggerire” la situazione…
Ingredienti (per 2 tortine):
6 albicocche fresche
2 cucchiai di zucchero di canna
lavanda (poca)
mandorle in scaglie
2 cucchiai di burro di soia
2 fogli di pasta fillo
Procedimento :
Imburrare 2 piccole teglie e cospargere 1 cucchiaio di zucchero sul fondo. Deporre un poco di lavanda, ma non troppa perchè deve rimanere discreta, come un sapore di fondo. Cospargere di scaglie di mandorle (10 pezzettini). Tagliare le albicocche in 2 e deporrle a forma di fiore con la pelle verso il basso. Cuocere in forno caldo 180° per 20-25 minuti. Controllare spesso, lo zucchero deve essere caramellato, ma non si devono bruciare le albicocche. Quando è pronto prendere un foglio di pasta filo, spalmare 1 cucchiaio di burro di soia fuso, leggermente perchè è una pasta molto fragile, piegarlo in 4 e aggiustarlo nella teglia sulle albicocche. Cuocere di nuovo in forno per 10 minuti finchè la pasta non sarà dorata. Capovolgere la torta su un piattino e servire tiepida o fredda. E adesso si tratta di essere ragionevoli…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Patricia, questa tatin è una meraviglia!
Non si può invocare la ragionevolezza…è troppo bella: va mangiata, tutta e subito!
He he… Ragionevolezza?… Patricia, tu chiedi l’impossibile…
🙂
Eh no!!! Allora ditelo!!!! Non si può stare a Dieta con voi, davvero… cercate di contenervi!!! Patricia… mi è aumentata la salivazione… tanto più che è così semplice questo dolce… come si fa a resistere a non farlo??? essere ragionevoli… mmm e come si fa?
che bellezza!!
Oooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh vi ho già detto che sento il costume lamentarsi nell’armadioooooooooooooooo abbiate pietààààààààààààà
Ragionevolmente gnamme!
Io non ho problemi di peso.
Ooooooh…. meraviglia !!!
Beh, io da sabato ho perso due chili, quindi un pezzetto di questa tortina me lo gusterei molto volentieri, nonostante la dieta pre-bikini in atto… 😉
ma che meraviglia, è uno dei miei dolci preferiti!!!!!!!! vabbè, tanto io quest’anno non mi muovo di casa, quindi niente prova costume 😀
ciao Patricia, l’impanatura di mais è praticamente farina di mais molto sottile e tostata, io la compro nel negozio bio; … e anche la maionese di riso compro lì mi stò avvicinado da poco alla cucina vegan, e al momento sò fare la maionese… ma con le uova … mi perdoni?! 😉
Goloso Pat……mi intriga 🙂
Ma che bella e deve essere golosissima!
Non si puo’, non si puo’ tentare cosi… Vi denuncio al vaticano…….
Ho appena provato la ricetta. La tortina è bellissima e il profumo di lavanda abbinato alle albicocche una delizia; però, per il mio palato, un solo cucchiaio di zucchero, trovo sia poco: le albicocche, pur essendo raccolte dal mio giardino (anzi dal mio orticello, perchè erano talmente mature da essere cascate da sole), una volta cotte sono rimaste aspre. Veramente troppo aspre. Ho spolverizzato sopra altro zucchero di canna fatto a velo, un ‘altra spighetta di lavanda e altre mandorle per mitigarne il gusto. Penso che mi arrenderò all’idea di sciroppare le albicocche, nonostante l’enormità di zucchero che ci vuole o si potrebbe provare con quelle secche? Che ne pensate?
Elena, io penso che quelle secche un po’ reidratate possano andare bene, ma aspettiamo anche il consiglio di Patricia…
Ciao Elena, anche secondo me possono andare bene quelle reidratate, oppure trovi delle albicocche secche molto morbide e “polpose” …
Comunque, il cucchiaio di zucchero è per una teglia soltanto, e le mie teglie erano piccole, per una sola persona. Lo zucchero si era sciolto assieme al succo delle albicocche e aveva caramellato un po’, non ho sentito il gusto aspro. Forse dipende dalle albicocche, ma non credo, visto che le tue erano di ottima origine direi, o forse dalla quantità di zucchero, ma questo come hai detto dipende dei gusti…
Se ci riprovi fammi sapere 😉
Grazie mille per le risposte 🙂
Ho provato di nuovo con le pesche: buone ma lavanda e albicocche era molto meglio. Credo che il gusto aspro dipenda dalla varietà di albicocche, in effetti le mie erano quelle grandi, non so come si chiamino, ma vagando per forum, ho scoperto che anche ad altri marmellate o dolci con alcune varietà risultano aspri e con altre no. Ci vorrebbe un frutticUltore esperto.
Cmq grazie per aver condiviso la ricettina così gustosa, ormai sono tatin dipendente!
Elena, non lo sapevo neanch’io per la varietà di albicocche. Insieme si impara di più! Grazie di averlo condiviso con noi 🙂
mi era sfuggita questa delizia, ora attendo le albicocche impaziente! Bel mestiere il tuo, liutaio… wow!
Visione celeste del paradiso!
ma che golosa e raffinata deliziaaa.grazie,slurp!
Strabella davvero ? !!!