Omaggio a Chicca e Paola

… ovvero: la mia cena ancora una volta ispirata da loro (non me ne vogliano le altre strepitose, e altrettanto copiatissime, cuoche di Veganblog) ma questa volta ho voluto, anche se ignobilmente, immortalarla soprattutto per la soddisfazione di essere riuscita finalmente ad autoprodurmi il seitan, prendendo spunto dalla ricetta di Chicca66 Seitan al bagnet piemontese. E visto che ai Rosti di patate alle erbe di Paola proprio non potevo resistere come accompagnamento al mio primo seitan ancora da gustare (te lo avevo detto, cara Paola! ;-)), ho pensato di dedicare a queste due donne straordinarie la mia cena di oggi e con l’occasione estendo la mia gratitudine a tutte voi, e naturalmente anche ai cuochi maschietti di Veganblog! Ho solo fatto delle piccole reinterpretazioni e visto che era la prima volta che mi cimentavo in entrambe le preparazioni, ogni commento è naturalmente ben accetto!cena_omaggio.jpg
Ingredienti:
seitan
2 cucchiai di olio evo
1/2 cucchiaio di shoyu
200 g di patate
100 g di carote
salvia
rosmarino
sale
3 cucchiai di acqua
2 cucchiai di farina
origano
latte di soia

Procedimento:
Dopo aver seguito pedissequamente le indicazioni di Chicca per la preparazione del seitan e per la sua cottura (unica differenza: io l’ho bollito in pentola a pressione per 25′ dal fischio), l’ho tagliato a fette di circa 1 cm di spessore, in una piccola teglia ho preparato una miscela con 2 cucchiai di olio evo e 1/2 cucchiaio di shoyu e ci ho adagiato 2 fette di seitan. Ho messo la teglia in forno caldo a 150° ed ho fatto cuocere per circa 10 minuti. Nel frattempo ho grattugiato 200 g di patate e 100 g di carote, che ho spolverato con salvia e rosmarino, ho aggiustato di sale e ho bagnato con 3 cucchiai di acqua. Amalgamando il tutto ho poi aggiunto 2 cucchiai di farina (o forse 3) per far asciugare un po’ l’impasto. Ho suddiviso l’impasto in 4 parti e lavorandolo con  le mani ho schiacchiato ognuna delle parti che ho cotto, una alla volta, in un tegame appena unto d’olio, schiacciando il rosti e aspettando che il bordo si dorasse un  po’ per girarlo e seguire lo stesso procedimento per l’altro lato e poi per gli altri rosti. Quindi ho riaperto il forno dove si stava dorando il mio seitan, l’ho spolverizzato con un trito di rosmarino, salvia e origano e l’ho bagnato con poco latte di soia e l’ho rimesso in forno per riprendere la cottura fino a quando la salsa è diventata densa e omogenea (che dalla foto non si percepisce molto… aihmé, sono una pessima fotografa e la macchinetta non aiuta).

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. … effettivamente è una pretesa un po’ troppo alta, quella di fare un omaggio con un esperimento nemmeno tanto bene riuscito… ma tant’è: è il pensiero che conta, vero? buona notte a tutti!

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  2. Come non riuscito? 😯
    Sembra veramente squisito! 😀 Sei contenta del gusto e della consistenza del seitan?
    Anche i rosti ti sono venuti bene! Devo provarli a fare anch’io! gnam gnam

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  3. quel seitan sembra invece perfetto… come era di sapore?

    ^_^

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  4. Grazie! dunque, il gusto del seitan è un po’ come il tofu, nel senso che prende il gusto degli aromi in cui lo fai bollire prima (forse io ho messo troppo zenzero…) e del condimento con cui lo prepari dopo! la consistenza era comunque ottima! Proverò con altre farine (anche io ho usato manitoba) e altri aromi… e ribadisco che se ci sono riuscita io, ci può riuscire chiunque e poi dà veramente molta soddisfazione sentire l’impasto che si trasforma sotto le tue mani ad ogni lavaggio!

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  5. perchè dici che non è riuscito? A me la tua foto ha data talmente voglia che ho appena fatto l’impasto per preparare il seitan!
    La trovo veramente bella la tua cena!

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  6. Cara Mapi non immagini quanto piacere mi facciano questi omaggi, sono una delle più belle soddisfazioni che io ho nel far parte di veganblog, sei stata bravissima e come hai visto è semplicissimo è più difficile spiegarlo che farlo 🙂 Ti mando un abbraccio che poi ti darò personalmente alla sagra 🙂

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  7. Devo riprovarci anch’io col seitan.. è faticosissimo ma sicuramente ne vale la pena 😀

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  8. Ma dai maghetto è rilassante no faticossissimo fattelo dire da Mapi 🙂 E’ un po’ che non ti si sente tutto bene??? 🙂

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  9. si Chicca..tutto bene…sono solo TROPPO impegnato tra università e qualche lavoretto occasionale..devo dare tra giugno e luglio almeno 5 esami.
    Anche se non commento, la sera prima di andare a dormire vengo sempre a fare un salto veloce qui tra tutti voi 😀

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  10. Sarà che in questo periodo mi sento particolarmente sensibile……………Mapi il tuo omaggio mi ha reso felice!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Tu lo sai, sento nei tuoi confronti un affetto immenso, mio marito Roby dice che viene da vite precedenti e, visto che hai origini pugliesi, può darsi abbia ragione! 🙂
    Ma veniamo alla ricetta: il seitan mi sembra perfetto!!!!!!!!!!!!!!!!!! E i rosti sono più belli, ma moooltooo più belli dei miei! Grande Mapi! Ti abbraccio forte forte!

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  11. @ Paoletta cara… sono davvero contenta se ti ho fatto felice, con così poco! e lo sai che anche per me sei una persona speciale! allora se è come dice Roby in una vita passate magari eravamo due splendide mucche pugliesi!!!!
    @ Chicca, non vedo l’ora anche io di abbracciarti di persona alla sagra e grazie ancora!
    @ Patricia, facci sapere come viene il tuo seitan… sicuramente questo sì che sarà un’opera d’arte!
    per tutti gli altri: forza e coraggio, come dice Chicca è più complicato raccontarlo che farlo e la soddisfazione è immensa!

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  12. ah bhè io sicuramente lo ero una mucca viste le misure!!!!! 🙂 tu non credo, vista la silouette!!!! 🙂

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  13. Ciao, volevo chiederti, quanta acqua hai messo nella pentola a pressione? Vorrei farlo anche io così è più veloce e consuma meno gas. Visto che però cuoce per 25 minuti ci vuole un pò d’acqua, be fammi sapere grazie, ciao.

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  14. Ciao Silvia,
    per l’acqua mi sono regolata ad occhio, come sempre: fino a coprire il salsicciotto! solo verso la fine è uscita però un po’ di schiumetta dalla valvola, quindi forse si può metterne anche un po’ di meno! Ciao!

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  15. proverò amch’io questi rosti di paola… Mi ispirano parecchio e poi sono semplicissimi!! 😀

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