Gnocchi di farina integrale

Oddio, forse chiamarli “gnocchi” è un eufemismo, ma considerando che era il mio primo esperimento in materia, posso dirmi soddisfatta! Io adoro gli gnocchi, ma da quando mia nonna non c’è più, devo dire che li ho mangiati raramente: a me piace sentire la patata al 100%, mentre quelli confezionati sembrano pezzi di chewingum americano… e così ho provato a farmeli da sola, aggiungendo un tocco di novità! Ora, dare le dosi esatte è cosa impossibile, perchè tanto dipende dalla patata usata e dalla consistenza. Mia nonna, ad esempio non aveva dosi esatte, ma iniziava ad aggiungere farina fino a che le sembrava che andassero bene… hpim1345.jpg
Ingredienti (per 1 persona):
150 g di patate
25 g di farina integrale (ecco la novità)
sale
pisellini surgelati
champignon
olio

Procedimento:
Ho lessato le patate e, ancora calde, le ho passate al “passapatate”; ho aggiunto un po’ di sale e ho iniziato ad aggiungere la farina, impastando con le mani fino ad ottenere un composto morbido ma sodo. Ora: non ho usato tutti e 25 i g di farina, perchè mi sembrava che la consistenza fosse ok: poi, buttandoli nell’acqua, mi sono accorta che potevo metterne ancora un po’. Dicevo, ho impastato e formato un “salamino” da cui ho ricavati gli gnocchi. Intanto ho preparato il condimento, facendo saltare in padella i funghi affettati e i pisellini con un po’ di olio. Intanto ho fatto bollire l’acqua salata, ho buttato gli gnocchi e man mano che venivano a galla li ho scolati con un mestolo forato e li ho gettati nella padella col sugo. Quest’ultimo passaggio, però, ve lo sconsiglio, perchè mi si sono “spatasciati” (dal verbo spatasciare, Zingarelli :-)) tutti. Il sapore, però, era ottimo! Io li ho conditi con un sughetto un po’ diverso, ma penso che la morte degli gnocchi sia il classico pomodoro e basilico: io li ho sempre mangiati così!!!!!!!!!hpim1342.jpg

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Come primo esperimento gnocchoso direi che la sufficienza l’hai raggiunta, non è facile fare gli gnocchi e anche me non sempre vengono della consistenza giusta 🙂 Ottimo il condimento…….ciao nipotina e buon weekand 🙂

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  2. P.s. ti diro che comunque la metto nei preferiti, mi ispira assai il condimento io aggiungerei un filino di panna veg 🙂

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  3. la faccia è molto invitante però…anche se spatasciati!! a me ispira sia il condimento così che la consistenza della farina integrale!!!

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  4. ottimi: quanto al condimento, io lo uso spessissimo: però se agli champignon sosituiamo porcini secchi (meglio se seccati da noi: è facilissimo, io lo faccio tutti gli anni ad ottobre) il risultato è imbattibile.

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  5. mmmmmh buonissimi!!

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  6. I colori del piatto finito mi fanno proprio venire appetito anche se sono soltanto le 10.30…
    Adoro i funghettini saltati così ed i piselli… e credo che l’impasto dei tuoi gnocchi sia molto saporito…
    Bravissima Francesca!!!
    🙂
    Ti abbraccioccioccioo

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  7. Ricambio l’abbracciccio 🙂 bacione anche a Sauro!!!!

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  8. Giorgio Candia 18 Gennaio 2010, 10:49

    Il problema di alcune patate, comunque, è quello di avere troppa acqua nella loro consistenza; di conseguenza quando si impastano non legano uniformemente con la farina, ma creano i cosiddetti “grumi”, sicchè la preparazione diviene un po’ più dura. Le patate rosse calabresi della Sila , invece, hanno poca acqua sia per il fatto che viene coltivata ad un’altezza di 1000 m e più (patata di alta montagna), sia per la particolarità dello specifico tubero; quando la si impasta con la farina si lega perfettamente con essa senza formare grumi. Avrete così una consistenza di farina e patata in ugual misura, così da aver il vero gnocco di patate. Considerazioni analoghe possono farsi nelle preparazioni di gateau, purè, ed altri sfornati.
    E che dire se la patata rossa poi la si sperimenta come patata fritta?? Ammesso sempre che riusciate a mangiarla prima dei vostri figli.

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