Freselle

Questo “pane” dev’essere bagnato e condito prima di essere mangiato. Lo consumo preferibilmente d’estate assieme a dei pomodori, olio evo e origano, come pranzo veloce e leggero, però si accompagna bene anche ad una zuppa o diventa una merenda sfiziosa o un aperitivo gustoso con un paté d’olive o di carciofi.dsc01767.JPG
Ingredienti:
200 g di farina di grano tenero
800 g di farina di grano duro
25 g di lievito di birra
20 g di di sale
500 ml circa di acqua

Procedimento:
Mettete le farine sulla spianatoia. Sciogliete in un po’ d’acqua (200 ml) il sale e il lievito che metterete sulle farine iniziando ad impastare. Quando il lievito si sarà ben amalgamato, aggiungete altra acqua e continuate ad impastare energicamente almeno per 20 minuti, bagnandovi le mani. Lasciate lievitare 1 ora, dopo di che dividetelo in pagnottelle a cui darete la forma di dischi alti circa 1,5 cm (il numereo dipende dalla vostra preferenza di grandezza, per un diametro di 15 cm ne vengono circa 12). Copritele con un telo e lasciatele lievitare 2 ore. Scaldate il forno a 180°, prendete i dischi di pasta, fate 1 foro al centro e infornatele per 25-30 minuti, finchè non inizieranno ad avere un colore dorato. Sfornatele ma non spegnete il forno, poichè appena freddate quel tanto che vi permetta di toccarle, dovrete tagliarle a metà e porle, con la parte tagliata in alto, nuovamente nel forno per farle tostare.dsc01757.JPG
Una volta cotte e fredde potrete conservarle per più giorni.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Tu sarai la mia rovina, spero di non diventare mai intollerante al glutine 🙂 Adoro le friselle,
    dalla Sicilia porto sempre del pane secco, che giù chiamano pane infornato, però viene fatto con p.m.. Quei funghetti che hai messo vicino mi fanno una gola, cosa sono un mix di chiodini e porcini? Da quando non cìè più il mio babbo, (grande fungaiolo), di porcini ne vedo ben pochi 🙂 Qui nella mia zona non ci sono molti funghi a parte chiodini e simili….bacio con saliva ricevuto 🙂

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  2. Io non concepisco una vita senza carboidrati, ho conoscenti che fanno diete iperproteiche (proteine animali a gogò) io non riuscirei mai, viva la pasta e il pane e viva l’olio d’oliva extra vergine, potrei mangiarne a tonnellate!!!
    Non ho capito con cosa viene fatto il pane che acquisti in Sicilia, p.m. sta per?
    EH quest’anno i funghi hanno scarseggiato, purtroppo e anche a comprarli bisogna stare attenti perchè molti provenivano dai paesi dell’est e ovviamente non sono come i nostri!!!

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  3. p.m. sta per pasta madre 🙂 Hai ragione più volte vedendo porcini al super provenienti dall’est europeo, tentata mi avvicino, annuso, e poi lasciavo perdere perchè non profumano per nulla, e io ricordo perfettamente il profumo dei porcini 🙂

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  4. che sciocca, non ci ero mica arrivata, sono un po’ rinco…
    cmq freselle credo che le chiamino così in Calabria, non so se è il nome “nazionale”

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  5. Ciao Roberta, nn so se in Calabria le chiamano freselle,ma da me in Puglia,più precisamente nel tarantino,le chiamiamo friselle…nel leccese addirittura frisa…
    Cmq a prescindere dal dialetto e da come si chiamano nelle varie regioni meridionali,le friselle sono fantastiche,specialmente nelle calde (o meglio afose)sere d’estate. Infatti io mi cibo solo di quello in estate e il bello è che puoi metterci quello che vuoi sopra. Anche se per me la goduria massima la raggiungi solo con pomodoro,olio evo e sale…
    un bacione

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  6. Caspita! queste le devo fare assolutissimamente, magari con farina integrale.

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  7. Mah, io sono nata e cresciuta a Roma e le ho sempre chiamate friselle.
    Che poi me le portava la vicina di Pozzuoli, ma vabbeh…

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  8. Antonella… e l’origano no???? 🙂

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