Alivi scacciati

In questo periodo non è difficile trovare anche qui da noi nordisti le olive ancora acerbe per poterle fare in questo modo, non le avevo mai fatte io, di solito me le davano i miei suoceri esperti nell’esecuzione! Ma qualche giorno fa mi ha chiamato un ragazzo calabrese dal quale mi rifornisco di arance e limoni nel periodo invernale, dicendomi che era salito con un po’ di cose, tra le varie aveva questi bellissimi sacchetti di olive a cui non ho resistito dicendomi:  perchè non provare a farle io?

Ingredienti:

olive
sale
peperoncino
semi di finocchio
aglio
olio

Procedimento:
Bisogna armarsi di un po’ di pazienza, prendere un’asse da cucina e aiutandovi con un oggetto pesante (io ho usato il batti carne), schiacciare le olive con un colpo deciso che le dividerà in 2 dando la possibilità di levare il nocciolo, vi consiglio di mettere un grembiule o dei vestiti vecchi che non usate perchè durante questa operazione verrete investiti dagli schizzi delle olive che macchiano parecchio! Fatto ciò non dovete fare altro che mettere a bagno nell’acqua per almeno 6-7 giorni cercando di tenere sotto tutte le olive, dovete cambiare l’acqua tutti i giorni, così facendo si toglie l’amaro delle olive che essendo acerbe non potrebbero essere mangiate. Trascorso il tempo di ammollo scolate bene lasciandole magari un attimo in uno scola pasta, conditele con sale, peperoncino, semi di finocchio, aglio, e un filo di olio appena appena; il dramma di queste olive per me è che non smetterei di mangiarle con il pane, quindi le considerò come un piatto unico visto il valore nutritivo delle stesse, e a proposito di questo vi riporto alcune notizie: le olive, per il loro contenuto in grassi, proteine, vitamine e minerali, svolgono un ruolo importante dal punto di vista nutritivo, le proprietà terapeutiche sono rivolte soprattutto al fegato, per il quale costituiscono un ottimo drenante, anche attraverso l’attività di stimolo alla produzione ed escrezione della bile. Le olive hanno un’inflenza benefica anche nella colite, soprattutto del tipo spastico che è accompagnata da forte stipsi. Le olive nere, se consumate in adeguata quantità (10-15) possono costituire il cibo proteico di un pasto che sarà quindi composto da olive, insalata mista cruda e pane integrale. Dimenticavo si possono anche congelare, se le congelate mettete solo in sale le condirete in seguito! Buone olive a tutti 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Beh.. carina come ricetta per fare olive da antipasto anche.. magari mangiandone qualcuna meno di te!! 🙂
    Lo so che le olive sono che le ciliegie.. o e le patatine fritte…
    :-)!! Ma dobbiamo ” essere forti” e resistere alle tentazioni…!!
    🙂

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  2. Si ma ci sono tentazioni e tentazioni 🙂 E questa per me è una grossaaaaa tentazione, credo sia stato più facile smettere di fumare 🙂 🙂 Abbraccio Bio

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  3. In Palestina, come per uno scherzo della natura,
    l’ulivo, universalmente riconosciuto come il simbolo della pace,
    trova il clima più adatto per la sua crescita.

    Se la pace da queste parti è solo un miraggio,
    anche l’ulivo non se la passa bene;
    è infatti in via di estinzione, dalla seconda Intifada,
    più di mezzo milione di ulivi sono stati sradicati dalle terre palestinesi.
    Per mano militare, o colone israeliana.
    È stato calcolato che gli ostacoli posti tra gli agricoltori palestinesi e i campi coltivati sono oltre 500, cui si aggiungono tutte le complicazioni legate al tracciato del muro dell’apartheid costruito illegalmente da Israele. Quando sarà completo, su nove milioni di alberi di ulivo censiti nella Palestina Occupata, un milione sarà irraggiungibile.

    Se nella West Bank i contadini che fanno affidamento alla raccolta delle olive per sopravvivere, devono subire i ripetuti attacchi dei coloni,
    qui a Gaza è direttamente l’esercito israeliano che li sradica,
    come ottemperando ad un preciso piano criminale,
    per far sì che l’indigenza fra i palestinesi si aggravvi,
    fino a che punto mi domando io,
    ghetto di Varsavia?

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  4. che tristezza 🙁 –

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  5. Magari rischierò l’off-topic, ma vale la pena rischiare (non di solo pane……).
    Ecco il link con l’intero articolo ed un filmato sull’argomento di Ale:
    http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1744&y=2008#commenti_start

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