Lo zoo… luogo di sofferenza…


Com’è possibile che ancora oggi esistano? Luoghi degradanti… Ove aleggia solo la sofferenza e la tristezza dei poveri animali… Lontani dal loro habitat naturale… Chiusi nelle gabbie… Non c’è neppure spazio sufficiente… Prigioni-lagher… Che vergogna… Che vergogna pensare di appartenere al genere animale evoluto che per diletto visita gli zoo, come se quei poveri animali, adulti o cuccioli che siano, fossero lì per loro, in mostra… Mentre soffrono… Ma come possiamo pensare di crescere i bambini con questo insegnamento? Conoscere la natura, gli animali, significa assistere alla loro vita vera… Ai bambini dovremmo mostrare documentari, che tra l’altro sono tanti e ben fatti, in cui i leoni vivono da Leoni… Le zebre da Zebre… Gli elefanti da Elefanti… e così via… Non come marionette dietro una grata, a raccogliere avanzi di cibo, accompagnati da sghignazzi e risate di adulti e piccini. E’ di quest’estate la notizia che in Svizzera, nello Zoo di Basilea, due cuccioli di appena 42-43 giorni, belli come peluches, sono stati uccisi… Erano bellissimi… Sanissimi… Avevano solo il torto di essere di troppo e di essere nati nel posto sbagliato. Se la leonessa che li ha partoriti fosse stata libera, nella savana, loro, piccini, sarebbero ancora vivi… Per non parlare delle condizioni in cui oramai versa lo Zoo di Napoli. E’ atroce pensare a tutto questo… Pensare ad animali che si ammalano… Che sono malnutriti… Che sono prigionieri della mentalità medioevale dell’uomo.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Non ci sono commenti, ma volevo essere solidale con due righe.
    Compliventi per il vostro lavoro ragazzi!
    Ma quanti siete diventati???

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  2. Ciao Annalisa,
    si, sta aumentando il numero delle persone che decidono di collaborare a Veganblog.it Puoi ben immaginare l’entusiasmo e la soddisfazione che provoca in noi ottenere questi risultati… Vuoi unirti anche tu?… Le nostre porte sono aperte.
    🙂

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  3. Salve ma secondo voi in tutti gli zoo gli animali soffrono? come per esempio lo zoo safari di massafra o il parconaturaviva?

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  4. si A, gli animali appartengono alla Natura, alla Terra e non a uno zoo o a una gabbia e chiunque , noi compresi , messi in una gabbia grossa o piccola, confortevole o scomoda , bella o brutta che sia, soffriamo. Io la vedo così…. prendi per esempio un essere umano chiudilo in un hotel con tutti i confort del mondo iperbellissimo e ultrafantastico può avere tutto ma non uscire da lì…tiriamo le somme, chiunque dopo pochissimo lo lascerebbe a gambe levate per avere magari di meno ma essere libero. Noi siamo animali e per Loro vale la stessa identica cosa. Ripeto noi siamo animali, chi altro su questo pianeta chiude in una gabbia un suo simile!? Nessuno…perchè noi dobbiamo farlo!?

    questo è il miopersonalissimo e opinabilissimo punto di vista 🙂

    bless and love!

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  5. Grazie per le tue parole Luca, questi commenti capitano a fagiuolo. Proprio ieri mia figla è stata invitata ad una gita allo Zoom di Torino (super-mega-parco faunistico che ricrea gli habitat degli animali e bla bla bla) da alcune famiglie dei suoi amichetti. Mi garantiscono che è un’esperienza stupenda per i bimbi, che gli animali non sofforno, che si immergono nei loro paesaggi ecc…
    Io personalmente penso che lo zoo sia una megalomania malata dell’uomo, già solo per il principio di utlizzare gli animali come attrazione, se pur non violentemente.
    D’altro canto, però, mi spiace privare Soli di un’esperienza anche sociale con i suoi amici. Anche se so che ci saranno altre occasioni, mi spiace dover dire di no (come già accadde per la fattoria didattica, l’acquario, il circo). Ci sto riflettendo, forse mi sembra che questo parco sia il meno peggio.
    Voi che ne pensate?
    Io adoro gli animali e osservarli mi rilassa, che siano cani o formiche o cavalli o scarafaggi, mi piacciono i documentari e mi domando allora se partecipare ad un’escursione di questo tipo non possa anche essere uno spunto per riflettere sulla loro dignità ed importanza. Uffi sono confusa…

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  6. so che ci sono comunque in Italia molte realtà, chiamiamole “fattorie” in cui gli animali vengono tenuti e rieducati (quasi sempre dopo traumi vari-abbandoni-sfruttamenti) alla loro vita esterna per poi esser lasciati liberi, si possono visitare , portare i bambini ecc… D io condivido a pieno la tua scelta e il tuo no, premetto che io ho comunque avuto la fortuna di esser cresciuto in una azienda agricola quindi sempre a fianco di animali, secondo me è molto più interessante e utile una passeggiata tra i boschi vicino a un torrente o una passeggiata in montagna ecc…vedrai magari meno animali di sicuro ma quei pochi li vedrai liberi nel loro ambiente vero e non in uno ricreato 🙂

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  7. Il riscaldamento global sera tra un po cronico, faremmo una brutta fine, si il uomo no cambia urgentemente di mentalità, cultura, responsabilità, ragionamento,…rispettando agli animali in armonia e interazione con la natura e l’ambiente sarà la catastrofe. Il Veganismo è la unica soluzione di sensibilizzazione, rispetto, dignità, cultura, in salute e benessere di nostri figli e il pianeta.

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  8. Luca,questa me l’ero persa.
    ovviamente nutro totale disprezzo per chi progetta e sostiene qualsiasi attività in cui gli animali ci servano da sollazzo, facendoli soffrire.

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